Uno sguardo all’agricoltura: la Campagna tra Siror e Tonadico
L’agricoltura a Primiero è oggi un aspetto marginale. La Campagna tra Siror e Tonadico ne è un esempio lampante: un’area di circa 44 ettari che fino a metà Novecento era adibita a campi, oggi si presenta con prati, case e piccole baracche da deposito (barchi).
L’agricoltura era soprattutto ripetizione del noto e mutamenti lenti: stesso campo, stessa semente, stessi tempi e modi di fare (e di pensare). Non si poteva osare troppo, azzardare. Le famiglie distribuivano il rischio su tutto il territorio che possedevano: il granoturco a fondovalle, le patate sui pendii, il fieno a mezza quota, poi orto e galline, orzo e segale sparsi in qualche appezzamento, alcune vacche. Tutto questo appoggiato su una delicata bilancia di forza-lavoro: l’uomo aveva precisi compiti, la donna altri, bambini e ragazzi davano una mano un po’ qua e un po’ là; poi, se c’era necessità, si lavorava “a giornata”. Era un equilibrio (o almeno si credeva lo fosse) che andava mantenuto.
Le capriole di eventi del Novecento e le nuove porte economiche, sociali, culturali che si spalancano nel secondo dopoguerra sbattono contro la tradizionale consuetudine e lasciano il segno. Cambiano le attività familiari e individuali, gli obiettivi, la visione del territorio e di se stessi.
Ricostruzione basata sul catasto “napoleonico”, 1814.
Azzurro: acque; giallo: abitato; rosa: abitazioni sparse; verde scuro: orti; verde chiaro: campi; rosso: strade
Per rendersi conto dell’implosione agricola avvenuta a Primiero basta confrontare due mappe, saltare dal 1814 al 2006, spiccare un balzo di quasi 2 secoli: dal dominio del granoturco (sorch) che copriva praticamente il 100% del suolo, alle 106 briciole di terra coltivata – in prevalenza orti – ovvero il 4,7 % dell’area. A traghettarci attraverso questi due secoli ci aiutano delle immagini fotografiche (cliccando sui 26 punti presenti nella mappa si apriranno delle schede relative a fotografie scattate tra il 1872 e il 1970 circa) e 3 brani di interviste che narrano della trasformazione avvenuta dagli anni ’50 agli anni ’70 del Novecento.
Clicca sui punti evidenziati della mappa per visualizzare le immagini e ascoltare le tracce audio
Le mappe e le interviste sono una elaborazione web del volume “Che durar deve in perpetuo. Storia e memoria della Campagna tra Siror e Tonadico (secoli XIV-XXI)”, a cura della Cooperativa di ricerca TeSto, Siror-Tonadico, 2014; realizzato nel contesto del progetto di ricerca storico-antropologica “La Campagna” promosso dall’Unione dell’Alto Primiero. Elaborazione grafica di Alberto Cosner; interviste di Angelo Longo.
Le schede fotografiche fanno parte del sito lefontiperlastoria.it, a cura della Cooperativa di ricerca TeSto, promosso dalla Comunità di Primiero e la Fondazione museo storico del Trentino.
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